Inaugurazione mercoledì 23 settembre 2009 dalle ore 18.30
La mostra durerà fino al 24 ottobre 2009
MILAN ITALIA
Alejandra Alarcon, nasce a Cochabamba in Bolivia nel 1976, attualmente vive a Città del Messico.
Il suo lavoro si focalizza sull'identità femminile. L’artista è interessata nella mescolanza, nella giustapposizione e nella ricomposizione dell'immagine femminile presentata nelle fiabe ed emulata involontariamente nella vita di ogni giorno.
In questo caso, l’artista genera un'intera iconografia per continuare ad esprimere i suoi temi ossessionanti: identità femminile, il rapporto di una donna con il suo corpo, genere, legami figlia/o madre e viceversa, rapporti di coppia, sessualità, famiglia, marchio di infamia o di appartenenza (clan), delle nature animali ed umane.
Floria Gonzalez, nasce a Monterrey Nuevo Leon MX nel 1980, attualmente vive tra la città di San Antonio in Texas e Città del Messico D.F.
L’isolamento è probabilmente uno dei temi principali di Floria Gonzalez.
I set cinematografici ricostruiti e minuziosamente arredati per ogni occasione creano uno sfondo decadente ma suggestivo, nel quale gli attori recitano storie rappresentative di infanzie non vissute.
Il gioco, la bambola, o oggetti comuni dell’infanzia qui è come se fossero la rappresentazione del dolore e dell’indifferenza collettiva. Il tutto è la rappresentazione teatrale di una coscienza contemporanea.
David Gremard Romero, nasce in California nel 1975, attualmente vive a San Francisco CA e lavora tra San Francisco e Città del Messico.
Gli antichi e la loro perfezione del mestiere, la loro esplorazione dei mondi narrativi ed il loro collegamento esplicito alla storia ed alla politica sono una fonte di fascino continuo ed ispirazione al lavoro dell’artista. Includendo l'iconografia ed i temi contemporanei in un mestiere figurato classico egli cerca di ironizzare tra le continuità nascoste fra arte classica e cultura corrente. Come un gaio, mescola i temi complessi della corsa, del wrestling, della sessualità, della soggettività e dell'identità che si trovano intrecciati all'interno della parata barocca dei lottatori messicani, dei mitici ermafroditi, dei supereroi immaginari e dei beati Cherubini che popolano, a suo dire, la sua immaginazione, le sue illustrazioni e le sue pitture.
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